Auser di Viterbo: l’inizio dei corsi con gli insegnanti volontari
E’ l’occasione per riprendere il filo delle cose fatte negli anni e riflettere sulle iniziative necessarie. Introduce Giovanna Cavarocchi richiamando l’impegno storico con le scuole: la media Egidi, il liceo linguistico Orfini, il liceo scientifico Canonica, l’istituto comprensivo Scriattoli di Vetralla e Isola d’Oro di Orte. Da due anni, insieme alla Casa dei Diritti sociali e altre associazioni l’Auser, organizza un centro estivo nella scuola Fantapiè frequentato da 30 bambini stranieri e 30 italiani.
Benchè richieda un grande sforzo organizzativo, il risultato è importante, l’esperienza verrà ripetuta nell’estate 2015 per incoraggiare l’aggregazione tra famiglie. L’anno scorso Auser ha aperto cinque corsi per adulti, grazie ai finanziamenti della Regione Lazio (bando PRILS): 2 a Orte, uno a Viterbo, uno a Vetralla e uno a Fabbrica di Roma. Purtroppo un gruppo di 39 donne molto interessate a imparare l’italiano sono rimaste a piedi, per la concentrazione esagerata delle ore richiesta ai partecipanti. Giovanna propone di rispondere con insegnanti volontari alla domanda di queste donne.
L’Auser di Viterbo si sta dunque orientando a consolidare i corsi di italiano sia per adulti che per ragazzi e il centro estivo. La prossimità della sede con lo sportello immigrati della Cgil facilita i contatti con molti stranieri. L’idea è di inserire, nei corsi per adulti, dei momenti formativi su norme e diritti, con visite guidate ai servizi di base della zona.
Dagli interventi emerge una critica puntuale sulla gestione regionale del bando PRILS, che solo in tarda primavera ha consentito di aprire i corsi, concentrando le ore di lezioni in pochissimo tempo senza considerazione dei ritmi di apprendimento degli allievi. Se quest’anno il bando avrà gli stessi limiti, Giovanna propone di cominciare i corsi adulti con le risorse del volontariato e di completarle il precorso didattico con le risorse regionali.
Gli interventi si concentrano sull’importanza di stabilizzare la collaborazione con le scuole, chiedendo ai dirigenti scolastici più aperti di aprire le aule nel pomeriggio, risolvere la questione bidelli, “adottare” una mediatrice culturale per il dialogo tra insegnanti e genitori immigrati. Awa racconta il lavoro di mediazione che svolgeva a scuola quando c’erano i finanziamenti, a loro volta i volontari sottolineano come il lavoro di soccorso scolastico ai bambini funziona poco se non trova rispondenza in famiglia.
Alcuni interventi si soffermano sul problema degli alunni neo-arrivati. Se fino a poco tempo fa le scuole elementari avevano sufficienti risorse per accoglierli e avviarli alla comprensione dell’italiano, adesso sono in affanno, mancano i soldi per riservare delle ore supplementari di italiano. Altri sottolineano le difficoltà di apprendimento degli alunni stranieri alle medie, che richiedono competenze linguistiche avanzate.
Un’esigenza comune dei volontari presenti è di avere momenti di aggiornamento didattico durante l’anno. Magari in sessioni formative condivise con le altre associazioni della Rete Scuolemigranti che stanno nel viterbese. Un’esperienza di formazione congiunta potrebbe dare continuità al “presidio territoriale per l’integrazione linguistica” avviato con un progetto finanziato dall’agenzia regionale ASAP. Nel viterbese c’è infatti una rosa di associazioni che insegnano italiano – Casa dei diritti sociali, Arci, Caritas, Juppiter – e tutte fanno parte di Scuolemigranti. Messe insieme potranno diventare più forti nel dialogo con le istituzioni, in particolare l’Ufficio scolastico provinciale e il Consiglio territoriale della prefettura, per agevolare i rapporti tra le associazioni, le scuole, il CTP.
Un ricco programma di lavoro, per questo caldo autunno viterbese.
Redazione Scuolemigranti
(12 ottobre 2014)
L’articolo Auser di Viterbo: l’inizio dei corsi con gli insegnanti volontari sembra essere il primo su Volontariato Interculturale Roma Municipio II – Piuculture.