Monteverde solidale: corsi per adulti nella scuola elementare
Del parco che circondava il villino Baldini è rimasto poco, qualche albero per ricordare agli abitanti del quartiere Gianicolense che un tempo qui era tutto verde. Il villino, sede della scuola elementare Oberdan, dalle 18 alle 20 accoglie gli immigrati che vengono numerosi ai corsi di italiano di Monteverde Solidale. All’ingresso, Fabrizio Faitelli raccoglie le iscrizioni, spiegando che al momento le classi sono piene, ma presto se ne apriranno di nuove.
In questa scuola Fabrizio ci lavora, maestro di mattina, la sera volontario e vicepresidente dell’associazione; una posizione previlegiata nella mediazione tra le esigenze del sistema scolastico e quelle degli allievi adulti. Il rapporto con Fanny Greco, dirigente dell’Istituto Comprensivo Via Fabiola è solido ed è determinante per gestire i tanti piccoli problemi che nascono nella gestione quotidiana delle attività. Due volte a settimana ai piani alti gli adulti studiano italiano mentre nei corridoi in basso quattro volontarie fanno giocare i loro bimbetti, inventando e costruendo giochi in modo creativo.
Anne Claire Chapel, presidente di Monteverde Solidale, è convinta che stare all’interno dell’istituzione scuola costituisca una garanzia in più per alcuni stranieri. Passa una coppia di bengalesi appena iscritti ai corsi serali, moglie e marito per mano; lui ci tiene al corso, lei è più insicura ma riconosce l’ambiente e promette che verrà. Anche l’accordo con il CTP 21 sembra funzionare e qui potrebbero aprirsi altre possibilità per l’educazione degli immigrati.
Per gli allievi che hanno avuto l’attestato di lingua A2 ma vogliono rinforzare la lingua, c’è il laboratorio di lettura e scrittura; l’anno scorso hanno letto “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” che hanno drammatizzato per il piacere degli altri corsisti. Monteverde Solidale sa utilizzare tutte le risorse disponibili; come l’opportunità di visitare la Camera dei deputati grazie all’aiuto di una volontaria che lì lavora.
Nel quartiere Gianicolense gravitano molti immigrati del Bangladesh, come del resto alla Magliana dove c’è la scuola gestita dall’associazione Insensoinverso con cui sono in corso contatti. Si potrebbe cominciare mettendo insieme l’aggiornamento degli insegnanti volontari, uno spazio di riflessione che non deve venire a mancare durante l’anno, quando l’impegno didattico diventa oneroso. Molto interessante sarebbe un seminario sull’alfabetizzazione. Questa sera gli alti propositi trovano conferma nel clima gioioso che si respira.
Redazione Scuolemigranti
(10 ottobre 2014)
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