Orientamento

Orientamento

Scelte difficili per l’adolescente immigrato con 14 anni e più
– E’ arrivato con ricongiungimento familiare: si trova inserito in un nucleo parentale da conoscere o riconoscere, è lontano da amici e parenti con cui è cresciuto, ha studiato in un sistema scolastico diverso dal nostro
– E’ arrivato da solo (minore non accompagnato): la famiglia in patria ha partecipato alle spese viaggio; il progetto in partenza può includere anche l’istruzione, ma l’obiettivo principale è l’autonomia personale, lavoro, guadagno e sostentamento economico dei familiari.
Per un esame approfondito delle difficoltà che incontra l’adolescente immigrato vedi l’articolo di Anna Nota “L’adolescenza “straniera”: le problematiche dai 14 ai 16 anni“.

Orientamento degli adolescenti immigrati
Una scelta sbagliata può essere modificata, ma potrebbe costare l’abbandono precoce dello studio. Scuolemigranti intende sperimentare un servizio di orientamento, per rispondere alle diverse esigenze dei ragazzi e delle ragazze di origine migratoria. Il servizio inoltre potrà rubricare sia le difficoltà soggettive che quelle dovute all’offerta formativa, ai fini di suggerire qualche intervento di sistema.

Carenze nel sistema di istruzione e formazione professionale
Per gli alunni con 14 anni e più, il sistema presenta notevoli carenze:
– carenza di istituti di istruzione superiore disponibili a inserire alunni neo arrivati;
– vincolo in accesso di fornire documenti difficili da produrre (traduzioni giurate, ecc.)
– carenza di corsi di italiano organizzati dalla scuola per l’inserimento di alunni non italofoni; il compito viene affidato quasi esclusivamente a scuole di italiano del Terzo settore
– corso di italiano e terza media proposti dal CPIA, come primo step per accedere all’istruzione superiore
– carenza di mediatori linguistici esperti nel dialogo famiglia- scuola.
Tutte queste difficoltà si riscontrano nei casi seguiti dal servizio Discol.
L’insieme di queste criticità conducono gli alunni di origine straniera a scelte diverse e spesso riduttive rispetto ai coetanei italiani, come documentano le statistiche: incidenza di alunni che non proseguono lo studio dopo il primo ciclo, alto tasso di abbandoni nei primi due anni delle superiori, scelta prevalente per indirizzi professionali.

Guida al lavoro per minori non accompagnati
La prima parte è dedicata ai minori stranieri non accompagnati, che hanno almeno sedici anni, per guidarli verso tutte le possibilità formativo/lavorative offerte dalla normativa italiana. Contiene consigli utili su come intraprendere il giusto percorso, preparare i documenti utili, cercare e trovare un lavoro regolare.
La seconda parte è contenente informazioni utili per gli adulti che si occuperanno di supportare il minore nelle sue scelte: tutore istituzionale, tutore volontario, operatori del centro di accoglienza che devono sostenere il soggetto nella definizione del “progetto di vita” del minore, nel rispetto della sua identità e del suo superiore interesse