Stranieri analfabeti, seminario per insegnanti volontari
Seminario di formazione sull’analfabetismo
50 insegnanti volontari provenienti da 20 associazioni aderenti alla Rete, sabato 10 gennaio 2015 hanno affollato il seminario per insegnanti volontari dedicato al tema dell’insegnamento a stranieri analfabeti.
Il seminario si è aperto con la relazione di Paola Casi, esperta nell’insegnamento dell’italiano a stranieri nel CTP “Pertini” di Reggio Emilia, ed è proseguito con quattro gruppi di lavoro tenuti dai formatori della Rete: Carolina Purificati (Asinitas), Antonella Giangiacomo (CDS), Bianca Balatresi (CDS), Chiara Bergamini (InMigrazione), Elena Canestrari (Asinitas), Florinda D’Amico (CDS) , Luciana Menna, Silvia La Femina (Caritas)
Nella relazione introduttiva,Paola Casi ha presentato la sua attività mediante video esplicativi, da lei stessa girati durante le lezioni, che hanno ben descritto l’esperienza quotidiana che vive a contatto con adulti stranieri analfabeti. Dai video è emerso come spesso i migranti che stanno in Italia da molto tempo, ma non sanno leggere e scrivere, nascondono questo handicap e occorrono delle strategie per incoraggiarli a riprendere i rapporti con la scuola. Insegnare all’analfabeta prevede un iter completamente distinto da quello seguito abitualmente per profili di apprendenti che rientrano nei livelli del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, http://www.clifu.unito.it/QCER.pdf).
Le problematiche dell’analfabetismo
È anzitutto importante saper individuare il reale livello di alfabetizzazione dell’allievo, per non commettere l’errore di inserire il migrante in corsi di livello superiore: accade spesso di riscontrare grandi difficoltà a causa di analfabetismi celati.
Le problematiche connesse all’analfabetismo, inoltre, incidono notevolmente sull’apprendimento, per questo è importante comporre un profilo esatto dell’apprendente tenendo in considerazione anche il background, la motivazione e il livello di scolarità. Solo allora si potrà fornire un percorso di apprendimento funzionale perché personalizzato, “cucito su misura” appunto.
Il metodo CA.PA.LES.
Paola ha proposto il suo metodo di insegnamento da lei denominato CA.PA.LES.: CApire PArlare LEggere e Scrivere. La priorità dell’apprendente è infatti comprendere. Attraverso la vista, il mezzo sensoriale più immediato, è possibile capire mediante immagini. In secondo luogo è possibile riprodurre come suoni gli elementi compresi e inserirli in una comunicazione verbale. In una terza fase si riconoscono su un testo scritto i simboli grafici che consentono la lettura, e solo infine si riproducono attraverso la scrittura.
I 4 livelli ALF e la petizione
Ispirandosi ai parametri europei esistenti, Paola Casi ha elaborato una
griglia valutativa che comprende 4 livelli di alfabetizzazione al di sotto dell’A1 (ALF 1, ALF 2, ALF 3 e ALF 4, http://www.unistrasi.it/public/articoli/2512/Files/Paola%20Casi.pdf), che misurano le competenze di lettura e scrittura strumentale degli allievi.
La sua proposta, un appello che è stato rivolto a “La buona scuola”, è diventata una petizione diretta al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che può essere firmata seguendo il link https://www.change.org/p/analfabetismo-paralisi-e-cura-per-l-italia, per poter dare all’analfabetismo una risposta convincente e risolutiva, in conformità al diritto di tutti all’istruzione.
Vuoi visionare e scaricare i materiali indicati da Paola Casi?
Sintesi dei contenuti del seminario, gioco di carte, immagini e parole mobili per il livello alfa3, video di Daniele didattizzato per vari livelli e appello da firmare in favore di un maggiore investimento nei CTP sull’alfabetizzazione: http://www.italianoperme.it/; https://www.youtube.com/user/cittadinanzaitaliana
Per approfondire il metodo CAPALES, CApire PArlare LEggere Scrivere: scarica il PDF
Descrittori dei livelli di alfabetizzazione: Lettura strumentale e scrittura strumentale
Per contatti con la relatrice paola.casi@italianoperme.it
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